Bergamo

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Missione compiuta! completato il restauro in San Michele all'Arco
Nei giorni 19 e 20 settembre 2018 si è proceduto alla rimozione dell’impegnativo ponteggio che è stato necessario allestire per poter eseguire il restauro – magistralmente eseguito dalla ditta Baldis Restauri – del ciclo di affreschi di Carlo Innocenzo Carloni (1687-1775) che decora la cupola e i pennacchi della ex chiesa di San Michele all’Arco che affaccia su Piazza Vecchia, attualmente emeroteca della Biblioteca Civica Angelo Mai.
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Pesaggi itineranti 2013, terza puntata: Bergamo
Paesaggi Itineranti E’ un format televisivo di RAI 5nasce nel 2011 da un’idea del Consiglio Regionale di Italia Nostra Lombardia, realizzato in collaborazione con la Scuola Civica di Cinematografia A.Grasso di Milano e alcune sezioni territoriali lombarde di Italia NostraLeggi ››

UN MODELLO DI SVILUPPO ALTERNATIVO:

PROPOSTA DI PARCO AGRICOLO - ECOLOGICO E PIANO D'AREA NELLA CINTURA SUD DI BERGAMO
Una necessità primaria per la salvaguardia dell'ambiente

INTRODUZIONE

I quartieri di Colognola, S.Tomaso de' Calvi, Grumello e Grumellina, insieme al comune di Stezzano e agli altri comuni della cintura a Sud di Bergamo, sono attualmente interessati da un pesante sfruttamento del territorio rappresentato da notevoli insediamenti di edifici residenziali, capannoni e attività industriali, centri commerciali e grandi infrastrutture quali l'inceneritore, il depuratore, l'Autostrada A4 con il relativo svincolo, l'Asse Interurbano, la Ferrovia Bergamo-Treviglio, l'Aeroporto di Orio al Serio con il sorvolo degli aerei, che causano nel loro complesso, oltre ogni limite ammissibile, i ben noti problemi ambientali.

Invece di porre rimedio alla presente situazione già compromessa le Amministrazioni e gli Enti Pubblici stanno predisponendo di fatto diverse proposte urbanistiche secondo una logica che considera le aree non edificate e le aree agricole tuttora esistenti solo come "aree libere" a disposizione per un ulteriore intenso sfruttamento infrastrutturale ed edilizio. Ciò in netta contraddizione con i contenuti degli studi effettuati e con gli intendimenti e le finalità dichiarate nei recenti strumenti di pianificazione da Esse stesse predisposti che pongono l'accento sulla necessità "improrogabile" di salvaguardia e riqualificazione ambientale di questo territorio, inserito dalla Regione Lombardia in "Zona Critica" per l'elevato livello di inquinamento raggiunto.

Nessuna delle proposte ufficialmente presentate per questa zona prende in considerazione interventi di altro genere fortemente presenti e sentiti anche dalla popolazione che riguardano la "qualità della vita".

Gli interventi previsti non sono inseriti in un contesto coordinato di programmazione territoriale, secondo un modello di "sviluppo sostenibile" che individui la loro reale necessità per la collettività e l'effettiva disponibilità di risorse nel territorio, indirizzato, principalmente, a ridurre l'inquinamento e il degrado attuale della cintura urbana e a limitare all'indispensabile il frazionamento e il consumo futuro delle aree agricole.

In sintesi le proposte urbanistiche avanzate dalle Amministrazioni Pubbliche sono le seguenti:

  • la realizzazione di uno stadio, con annessi un complesso sportivo e un centro commerciale, adiacente al quartiere di Grumello o in alternativa la nuova sede dell'accademia della Guardia di Finanza;
     
                                       

  • una serie di grandi vie di comunicazione quali la realizzazione della "Bretella a Sud di Colognola", il completamento della "Tangenziale Sud di Bergamo" con annesso un mega-rondò nei comuni di Stezzano e Dalmine, una nuova superstrada parallela alla Ferrovia BG-Treviglio (della quale è previsto il raddoppio) che si dipartirebbe dal succitato rondò per congiungersi alla bretella di Colognola, l'ampliamento dell'Autostrada A4;                                                      

  • una centrale termoelettrica di grandi dimensioni in Comune di Stezzano:

  • una serie di estesi insediamenti industriali quali il polo scientifico-tecnologico del "Km Rosso" a cavallo tra i comuni di Bergamo e Stezzano, le "Industrie nel Bosco" tra Colognola e Azzano S.Paolo, l'ampliamento della "Molini Moretti" a Colognola;

  • gli insediamenti residenziali sulle aree produttive dismesse in Via S. Bernardino (ex-Franchi, ex-Grès e ex-Magrini) e ai margini dell'area agricola di Colognola (case a schiera del P.N.20).

In alternativa ad alcuni dei progetti succitati e a compensazione di altri, in particolare riguardo a quelli che prevedono l'uso massiccio e lo smembramento delle aree verdi, i gruppi promotori (Comitati della Zona e Associazioni Ambientaliste) propongono la salvaguardia di tali aree con l'istituzione de':

IL PARCO AGRICOLO / ECOLOGICO

La proposta è coerente con le finalità dichiarate negli stessi strumenti di pianificazione del territorio delle amministrazioni pubbliche: Comuni, Provincia e Regione.

Infatti il Parco assumerebbe il ruolo di centro di salvaguardia, riqualificazione e valorizzazione del territorio agricolo e urbano, come previsto nei Piani Regolatori Generali (PRG) dei Comuni di Bergamo e Stezzano. Il Parco, inoltre, si presenta con tutte le caratteristiche dei "Parchi Locali di Interesse Sovracomunale" (PLIS), regolamentati e istituiti dalla Regione Lombardia, e in sintonia con il "Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale" (PTCP) della Provincia di Bergamo che ne rileva l'importanza e ne sollecita l'adozione su vasta scala nel territorio bergamasco.
Il Parco Agricolo, con funzione ecologica, che si estenderebbe per circa 700 Ha nei Comuni di Bergamo e Stezzano sull'attuale area agricola compresa tra i quartieri di Colognola e della Grumellina (a Nord), il territorio di Levate (a Sud), il quartiere di Grumello al Piano (a Ovest) e l'Autostrada A4 (a Est), potrà assolvere molteplici funzioni:

  1. evitare la saldatura tra i diversi quartieri e i comuni della cintura Sud di Bergamo per non creare una conurbazione continua che sconvolgerebbe il tessuto socio-culturale e le caratteristiche paesistico-ambientali del territorio;

  2. mantenere e migliorare il ruolo di "polmone verde" dell'area agricola al fine di riossigenare l'aria dei centri abitati circostanti da anni sottoposti a livelli critici di inquinamento;

  3. favorire nuovi investimenti finanziari e di risorse umane nell'attività agricola esistente per riqualificarla e valorizzarla con un piano di interventi adeguati;

  4. migliorare la qualità della vita dei centri abitati circostanti e della città rendendo maggiormente fruibile l'area agricola ai cittadini come meta di escursioni e luogo dove svolgere attività culturali, sportive e di svago;

  5. facilitare e incoraggiare gli spostamenti in bicicletta (e a piedi) tra i diversi centri abitati e la città tramite la realizzazione di una rete di percorsi ciclo-pedonali,

  6. mantenere e migliorare le funzioni dell'area agricola come corridoio ecologico, a valenza paesistico-ambientale, di penetrazione della rete ecologica provinciale verso la città;

  7. contribuire a regolare l'equilibrio idrogeologico compromesso da generalizzate condizioni di impermeabilizzazione dei suoli nelle aree urbane;

I PLIS si differenziano nettamente dai parchi naturali in quanto il motore delle attività di salvaguardia ambientale e di fruibilità delle aree a servizio dei centri urbani è considerata l'agricoltura, per la quale sono previsti finanziamenti atti a riqualificare le attività ad essa strettamente connesse e a renderla soggetto attivo nell'attuazione e nella gestione delle altre attività di servizio.

ITALIA NOSTRA - LEGAMBIENTE - WWF

I COMITATI:

"Ambiente e Salute – No alla centrale" di Stezzano - "No Stadio" di Grumello del Piano - "Via Rampinelli per l'Ambiente" di Colognola

 

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